Archivio mensile per novembre 2008

Oggi è la Giornata Mondiale del Diabete!!!

Finalmente è arrivato il 14 di novembre! Oggi in tutto il mondo viene celebrata la Giornata Mondiale del Diabete! Ed il mondo si colora di blu! Infatti il blu è il colore del diabete…

Il cerchio blu è il simbolo del diabete

Il cerchio blu è il simbolo del diabete

Questo importante traguardo è l’occasione per aumentare la consapevolezza generale su questo problema, cogliere l’attenzione dei mezzi di comunicazione per informare correttamente l’opinione pubblica, agire sulla prevenzione e diagnosi precoce, presentare a tutte le persone con diabete esempi positivi di convivenza. Il diabete non è una malattia, è una condizione con la quale convivere.

Purtroppo i numeri parlano di una pandemia su scala globale in costante aumento, con conseguenze tragiche soprattutto nei paesi del terzo mondo, che hanno bisogno del nostro aiuto. Ma anche nei paesi industrializzati il diabete sta diventando un problema con costi sempre più onerosi da sostenere, e rimangono molti pregiudizi ed ostacoli da superare. Ecco perché si è sentita la necessità di organizzare il World Diabetes Day.

Tante le manifestazioni nelle città italiane. In Italia molte iniziative hanno scelto le date del 15 e 16 novembre. Ne ho già parlato in precedenti articoli, ma ci tengo a ricordare le attività nella mia città: a Mantova domenica ci sarà una Camminata Globale per il Diabete, mentre proprio oggi verrà illuminato di blu la Loggia di Giulio Romano e la torre adiacente. Domenica 16, alle 9 di mattina parteciperò pedalando al Changing Diabetes Bike Day a Perugia, un raduno per ciclisti con diabete che passerà anche per Assisi. Negli stessi giorni ci sarà anche l’incontro dell’Italian Youth Panel ed altre iniziative in collaborazione con Novo Nordisk. Ma anche in moltissime altre piazze italiane verranno organizzati banchi per l’informazione e lo screening, insieme ad altre manifestazioni per il diabete: ad esempio a Trento (città dove studio) e a Cava de’ Tirreni (come gentilmente segnalato da un visitatore del sito).

Come si può vedere l’impegno è tanto: secondo me il mondo del diabete sta cambiando, in meglio. E continuo a nutrire la speranza anche nella ricerca, che ci può garantire un futuro migliore: a tal proposito mi sento di ringraziare tutte le persone e le associazioni che si impegnano nella ricerca, in particolare la JDRF. La Giornata Mondiale arriva a compimento di una serie di eventi dei giorni passati descritti nei precedenti articoli, come l’incontro in Spagna, o quello a Budapest, ma anche a quello del CONI di Roma sullo sport.

Non mi rimane che ringraziare tutti coloro che si impegnano nel diabete, ed in particolare i tantissimi visitatori di questo blog nei suoi primi mesi di vita. Buona Giornata Mondiale del Diabete a tutti!!!! 😀

Simone

Il simbolo del Diabete e della Giornata Mondiale

Simbolo del diabete e Giornata Mondiale del Diabete

Il simbolo del diabete è il cerchio blu, “blue circle” in inglese. È stato adottato durante la campagna Unite for Diabetes, la quale aveva l’obiettivo di ottenere una Risoluzione delle Nazioni Unite sul Diabete, votata finalmente il 20 dicembre del 2006.

Da allora il cerchio blu in tutto il mondo è anche il simbolo del World Diabetes Day, cioè della Giornata Mondiale del Diabete. Per migliorare la consapevolezza generale dell’opinione pubblica sul diabete, e le sue problematiche, soprattutto nei giorni vicini al 14 novembre è importante far conoscere e sostenere le campagne sul diabete anche tramite il suo simbolo: ad esempio si possono indossare la spilla del diabete con il cerchio blu, o altri gadget.

Spilla del diabete

Nel simbolo il colore blu è il colore del cielo che accomuna tutte le persone del mondo, ed è il colore della bandiera dell’ONU, richiamando che il diabete è un problema globale, una pandemia sempre più estesa. Inoltre il cerchio, nella sua semplicità, ricorda l’unione delle forze di tutto il mondo necessarie per un comune impegno.

Per dare uniformità all’utilizzo del logo del diabete, sono state pubblicate dall’IDF delle linee guida, che è possibile scaricare da qui: download del file. Per maggiori informazioni e per trovare materiale utile, consiglio di visitare il sito ufficiale dell’iniziativa: www.worlddiabetesday.org.

Mancano pochi giorni alla Giornata Mondiale del Diabete. Aiutiamo tutti questa causa, diffondendo il suo simbolo ovunque: sul lavoro, fra amici, nella nostra associazione, ma anche su internet, sul nostro sito o sul nostro blog! Anche con il semplice passa parola si può fare molto per un futuro migliore del diabete in tutto il mondo. Grazie!

Simone

La persona al centro del diabete e della malattia cronica: TPE e DAWN a Budapest

In questi giorni, dal 5 all’8 novembre 2008, a Budapest si tiene il TPE: il congresso Therapeutic Patient Education 2008, dedicato all’autogestione del paziente ed alle strategie a lungo termine nel diabete e nelle malattie croniche. Questo evento internazionale conta sulla collaborazione di JDRF, IDF, ISPAD ed altri organismi, chiamando a raccolta da tutto il mondo esperti, dottori, specialisti, scienziati, ricercatori.

Logo del TPE di Budapest 2008

Con il TPE viene proposto un nuovo approccio alla malattia, mettendo la persona al centro della questione. Si sottolinea la necessità di migliorare la qualità di vita, e di dare un aspetto più umano alla medicina. Il congresso è stato inaugurato da una toccante e commovente rappresentazione teatrale del gruppo Le Griot, associazione di sostegno ai malati oncologici, le cui attrici narrano come in un’autobiografia la propria drammatica storia, trasmettendo una fantastica voglia di vivere nonostante la propria condizione. Grazie mille per quello che ci insegnate.

Logo del progetto DAWN

In concomitanza del TPE si svolge anche l’incontro internazionale dello studio DAWN, supportato da Novo Nordisk: il quarto International DAWN Submit, un progetto sul diabete che si propone di curare e dare importanza agli aspetti psicosociali ed umani del diabete, andando oltre la questione clinica.

Come l’anno scorso a Berlino, anche quest’anno ho preso parte nei giorni 4 e 5 novembre ai lavori del progetto DAWN Youth. Ho partecipato alle sessioni di discussione come Youth Ambassador e membro dello Youth Panel, insieme alla professionale e vivace delegazione italiana del board, portando il mio punto di vista diretto e la mia esperienza in prima persona di ragazzo col diabete. Maggiori informazioni si possono trovare su www.dawnyouth.com.

Credo che sia di fondamentale importanza il valore della testimonianza positiva verso gli altri. Per questo ho accettato di sostenere anche una intervista video, evidenziando con la mia esperienza che al giorno d’oggi è possibile avere una vita normale assieme al diabete: più che una malattia il diabete è una condizione con la quale convivere. Con impegno e passione si possono raggiungere i propri sogni, superando ogni limite.

Sessione di lavori del DAWN Youth a Budapest

Sessione di lavori del DAWN Youth a Budapest

Manca ormai una settimana alla Giornata Mondiale del Diabete del 14 novembre, il cui tema è anche quest’anno dedicato al diabete nel bambino e nell’adolescente. E proprio in questo contesto, le priorità per i giovani con diabete evidenziate dal progetto DAWN Youth riguardano principalmente: l’assistenza nella scuola, la quale ricopre un ruolo fondamentale; la capacità di evidenziare e risolvere le difficoltà dei ragazzi che riguardano l’aspetto emotivo; la prevenzione del diabete di tipo 2, anche tramite l’attività fisica; lo studio dei disagi causati dal contesto sociale e culturale nel bambino con diabete.

L’analisi dei risultati degli studi compiuti nei mesi passati mette in evidenza che serve la cooperazione fra istituzioni locali e nazionali, aziende sanitarie, personale medico ed infermieristico, società scientifiche, associazioni dei pazienti ed aziende. Tutti insieme si può migliorare la percezione di benessere e la qualità di vita nei giovani con diabete, da un punto di vista umano, senza dimenticare la speranza nelle nuove terapie che la ricerca scientifica certamente ci fornirà in futuro.

Simone

Changing Diabetes Sport Prize 2008 al CONI di Roma

A pochi giorni dalla Giornata Mondiale del Diabete, lunedì 3 novembre 2008 alle ore 11, presso il Foro Italico nel salone d’onore del CONI, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, c’è stata la cerimonia del Changing Diabetes Sport Prize. Questo è un importante riconoscimento nel campo del diabete e dell’attività fisica. L’ufficialità di tale impegno è stata sottolineata anche dalla presenza del presidente del CONI Giovanni Petrucci e da rappresentanti politici del Senato e della Camera.

Foto di gruppo al CONI

Foto di gruppo al CONI

L’evento ha permesso di presentare temi delicati e fondamentali ai mezzi di comunicazione ed ai giornalisti, riunendo dottori, istituzioni, diabetologi, ricercatori, associazioni scientifiche, esperti, gruppi sportivi e di pazienti. Tutti hanno trattato le principali questioni nel campo del diabete, dello sport, e dei benefici che esso può introdurre nella vita di tutti. Fra le tante ed importanti personalità presenti, mi sta a cuore segnalare soprattutto il prof. Pierpaolo De Feo, per il suo vasto impegno nel diabete, ma anche per la sua grande personalità, al quale vanno i miei migliori auguri.

La cerimonia è stata organizzata grazie alla collaborazione fra ANIAD, l’Associazione Nazionale Italiana Atleti con Diabete, e Novo Nordisk, azienda leader nel campo dell’insulina, ma anche nel campo dei valori sociali che trasmette tramite vari progetti. Infatti fra gli altri erano presenti il Dott. Gerardo Corigliano ed il Dott. Lorenzo Mastromonaco.

Ma i veri protagonisti sono stati gli atleti con diabete. Fra i tanti, ricordo in particolare David Panichi insieme a Michela, Marco Peruffo, Mauro Talini, Carmine Del Regno, Paolo Cristofoletti, Andrea Guerra… Ma l’elenco sarebbe troppo lungo, veramente: tutti con caratteristiche uniche dal punto di vista sportivo, ma sopratutto da quello umano. Molti di loro sono miei cari amici da tempo, e mi sento riconoscente verso tutti per le emozioni che mi trasmettono. Voglio ringraziare e salutare in particolare coloro che per necessità o dimenticanza non ho potuto citare in questo articolo. Sono tutti veri testimoni di come sia possibile conciliare uno stile di vita attivo e sano, assieme al diabete, l’insulina, gli zuccheri, la glicemia, i carboidrati, e le difficoltà di ogni giorno, insieme alle piccole e grandi sfide della vita.

Per me è stato un grande onore essere fra i premiati, e ricevere il riconoscimento di Changing Diabetes Sport Ambassador, insieme ad altri atleti che con il loro impegno sportivo, esteso anche ad altri campi, hanno portato messaggi positivi anche nel campo del diabete.

Importante è stato anche il supporto di grandi campioni sportivi, testimoni e tifosi della campagna per il diabete. Ad esempio la Federazione Italiana Hockey su Prato porta le scritte “Changing Diabetes” sulle proprie maglie nazionali. Ma anche un campione olimpico come Alex Schwazer ha sposato la causa del diaebte.

Tutto questo per dire che il diabete è un’importante questione da affrontare urgententemente, e che in particolare lo sport è un fondamentale mezzo per migliorare il proprio controllo glicemico e metabolico, con un’efficace prevenzione delle complicanze, e promuovendo valori positivi.

Grazie a tutti, Simone

Il Gran Simposio della Fundacion para la Diabetes

Sabato 25 ottobre scorso a Madrid ho preso parte al Gran Simposio organizzato in occasione del decimo anniversario della Fundacion para la Diabetes, un importante organismo spagnolo nel campo del diabete: l’avevo anticipato in un precendente articolo.

Un relatore al Gran Simposio sul diabete di Madrid

Un relatore al Gran Simposio sul diabete di Madrid

Nella mattinata si è parlato soprattutto del supporto necessario per i giovani con diabete. Un impegno che dev’essere a 360 gradi: deve comprendere la vita sociale, gli amici, le associazioni dei pazienti, e tutto quello che ruota attorno alla quotidianità, con particolare attenzione alla scuola. A riguardo sono stati presentati anche i risultati del progetto DAWN Youth. È stata trattata la possibilità di migliorare la qualità di vita delle persone con diabete tramite stili di vita sani, una corretta alimentazione, un’istruzione capillare, ma soprattutto con attività fisica regolare e sport: ci sono state parecchie testimonianze che parlavano di questo, fra cui quella dell’associazione sportiva Diatlétic, molto attiva in Spagna negli ultimi tempi.

La sessione pomeridiana ha trattato argomenti di carattere maggiormente tecnico e medico, con la presentazioni delle possibili complicanze e della loro prevenzione, ma anche delle moderne terapie come il microinfusore (“bomba de insulina” in spagnolo 😉 ), e delle più recenti scoperte nel campo della ricerca.

Credo che sia stata un’esperienza importante, che ha accresciuto la mia consapevolezza sul diabete. Ho apprezzato in particolar modo il confronto fra realtà nazionali diverse, con la conoscenza reciproca. Ad esempio mi ha colpito venire a conoscenza che in Spagna bisogna pagare una certa percentuale sul prezzo dell’insulina, generalmente gratuita in Italia, e che c’è una grande difficoltà a reperire i microinfusori. Inoltre in questa nazione si avvertono difficoltà a livello dell’associazionismo, e problemi causati dalla presenza di un sistema burocratico-amministrativo spezzettato e delle differenti comunità etniche-linguistiche spagnole.

Con grande onore io ero fra i relatori ufficiali della mattina! Il mio intervento effettuato tramite traduttore simultaneo era mirato a presentare alcuni aspetti della realtà italiana, e i progetti a livello internazionale per i giovani con diabete dei quali faccio parte. Dopo un’introduzione ho parlato brevemente dell’assistenza gratuita al diabete fornita in Italia dal sistema sanitario nazionale, della presenza di una legge nazionale sul diabete (cosa che ha riscosso molto interesse nel pubblico), del mio impegno nello sport, del ruolo strategico dei giovani, e dell’opportunità che essi stessi rappresentano per migliorare la situazione, anche tramite i progetti dello Youth Panel e del DAWN Youth, grazie al supporto di Novo Nordisk. Per concludere, ho fatto un appello affinché i paesi europei siano accomunati dal medesimo impegno. Ho ricordato che per cambiare le cose, la prima cosa da fare è capire che non siamo solo “diabetici“, ma che dietro al diabete ci sono persone vere e proprie che vogliono vivere serenamente. Credo di aver parlato bene, avendo suscitato parecchia curiosità e domande nella platea.

Dal punto di vista turistico il tempo è stato molto scarso, ma sono riuscito comunque ad avere un veloce assaggio di Madrid, della sua vivacità, e dell’ospitalità cordiale delle persone. Chissà, spero veramente di avere altre occasioni in futuro di visitare quella bellissima terra!

…..¡Muchas gracias!… ¡Adiós! 😀