Anche quest’anno il Campionato per Ciclisti con Diabete è passato! La partecipazione a questo evento, giunto nel 2009 alla quarta edizione, conta tra le sue file molti atleti di Ciclismo&Diabete.
Tutto è cominciato sabato 25 luglio con lo stand dell’associazione Ciclismo&Diabete ONLUS in piazza ad Urbino, allestito per dare informazioni sul diabete mellito e sulle nostre attività: è fondamentale abbattere l’ignoranza che gira attorno al diabete nella società, per creare un futuro senza pregiudizi ed una migliore prevenzione e consapevolezza. Nel pomeriggio c’è stato il ritrovo fra tutti i partecipanti al Campionato Trofeo Changing Diabetes: quest’anno eravamo in 41, da quasi tutte le regioni d’Italia, veramente un bel successo, soprattutto se si pensa che tutto è nato nel 2005 grazie all’accordo fra meno di 10 amici! Durante la riunione sono stati presentati i dettagli tecnici della gara e le informazioni specifiche per il diabete, ma soprattutto c’è stata la possibilità riabbracciare i vecchi amici e di conoscere i tanti nuovi arrivati! Una bella cena ha poi concluso la serata, con le solite attenzioni dovute al glutine per chi aveva la celiachia: quest’anno eravamo in tre, io, Diego, ed il dottor Vasta. Finita la cena ci vengono distribuiti un po’ di gadget e di regali, come le mele offerte da Sergio, poi noi ciclisti ci siamo fatti avvolgere dalle braccia di Morfeo, godendoci un lungo sonno ristoratore in previsione della gara! Peccato che alcune camere erano un po’ scomode da raggiungere, e che in molti abbiamo sofferto il caldo e le zanzare, me compreso…
Domenica 26 luglio la sveglia era puntata alle 6, o anche prima. Subito dopo un’abbondante colazione per fare il pieno di energia, ognuno con i propri aggiustamenti alla terapia e all’insulina: trucchi maturati con l’esperienza ed i consigli dei compagni. Poi ci siamo trovati noi ciclisti con diabete nel bellissimo centro storico di Urbino: veramente un bel gruppone, tutti con le stesse maglie di Ciclismo&Diabete nelle quali identificarsi, come portatori di un messaggio positivo. Fra di noi anche un tandem: quello di David e Michela. Arriva l’ora di entrare in griglia in mezzo ad altre 2400 bici, dove fra le foto si sprecano anche i riti scaramantici per alleviare il nervosismo della partenza e la tensione per il leggero ritardo rispetto all’orario previsto. Ma poi, finalmente, ecco! Si parte! Anche lo speaker vedendoci passare parla di noi e del diabete!
Il ritmo della gara si rivela fin da subito sostenuto… Fino a giungere al Monte Nerone, il protagonista della gran fondo Straducale: più di 13 km di salita senza pietà! Ognuno col proprio passo riesce a giungere in cima ed a scollinare, magari riservando un po’ di forze per osservare gli splendidi paesaggi che ci circondavano. Peccato per la mia ricorrente ed eccessiva cautela nel fare le discese, a causa della quale ho perso molte posizioni. Successivamente ho incontrato ancora qualche contrattempo: ogni tanto i crampi, il soffocamento rischiato nel cercare di ingerire qualcosa che mi è andato di traverso, il caldo di piena estate che mi fa tanto soffrire… Con la molta fatica nelle gambe ogni breve salita o strappo successivo si sono rivelati terribili.
La glicemia per tutti i ciclisti con diabete è stata una variabile fondamentale della gara: chi è andato in ipoglicemia, chi in iperglicemia… La cosa più importante è trasmettere il messaggio a tutte le persone con diabete che è tutto possibile, anche partecipare alle gare ciclistiche più dure: abbiamo dato la testimonianza che basta avere un buon autocontrollo e viaggiare sempre con glucometro ed insulina a portata di mano, in modo da potersi gestire al meglio. Durante la gara sono riuscito a tenere la glicemia su livelli ottimi, grazie alle regolazioni del microinfusore ed al sensore glicemico continuo: solo in una parte della gara la glicemia era relativamente bassa, a cui ho rimediato integrando con biscotti e zuccheri.
Lungo il percorso ogni tanto ci incontriamo fra compagni di C&D: chi va più veloce, chi va più piano, che viene superato, e chi ci riprende… E così via per tutti i 125km della gara! Sempre col sorriso sulla faccia e con due parole scambiate tutte le volte che si incrocia un amico.
Quello che contraddistingue il Campionato dalle altre attività di Ciclismo&Diabete è sicuramente la competizione: oltre all’aspetto di solidarietà c’è anche un sano agonismo. Questo vale soprattutto per i primi che si giocano il titolo di campione italiano assoluto, ma anche fra noi che eravamo più indietro si è sentito in parte lo spirito agonistico, magari solo per agguantare un piccolo piazzamento nella nostra classifica interna o per aggiudicarsi il titolo di categoria. Sinceramente nel mio caso personale la competizione era in realtà solo una bella scusa per divertirsi e sfogarsi, come dovrebbe essere sempre lo sport.
Alla fine ecco il tanto desiderato traguardo! I primi lo hanno raggiunto in meno di 4 ore, gli ultimi in più di 5… Ma l’importante è che siamo arrivati tutti al termine, tutti senza gravi infortuni: quindi questo evento è stato veramente una festa! La fatica, l’emozione e la felicità per l’impresa appena conclusa mi hanno commosso e gratificato, e sono stato subito abbracciato dalla mia famiglia (mia mamma Lorella e mia sorella Nadejda) e da Cecilia, che sono stati sempre al mio fianco in questa esperienza, e che ringrazio moltissimo per supportarmi ed incoraggiarmi sempre nelle mie trasferte. Anche questa volta era andata, ce l’avevo fatta ad arrivare!
A seguire il pranzo e una bella doccia. A concludere questa bella iniziativa ci sono state le nostre premiazioni del Campionato Italiano Ciclismo e Diabete, con le maglie tricolore e le coppe per i ciclisti diabetici campioni d’Italia, occasione anche per salutarci prima delle partenze.
I miei complimenti vanno al neo-campione Paolo Cravanzola, quasi mio coetaneo, ma anche a Tobia che dopo una bella lotta mi ha strappato il titolo di categoria. Però ad essere sincero i miei complimenti vanno soprattutto a tutti i ciclisti con diabete che hanno partecipato, perché hanno avuto il coraggio di affrontare la fatica ed il proprio diabete, sapendosi mettere in gioco grazie al confronto con gli altri, in modo da migliorarsi a vicenda.
Lo staff della gran fondo Straducale ci ha ospitati ed ha organizzato benissimo la gara. Bisogna ringraziare anche Novo Nordisk per l’indispensabile sostegno non condizionato e non condizionante offerto per l’evento con la campagna Changing Diabetes.
Dobbiamo far tesoro del prezioso lavoro svolto dalle persone di Ciclismo&Diabete che hanno permesso di fare anche quest’anno un bel Campionato: Marco Bianchini, David Panichi, Andrea Guerra e tutte le altre persone speciali che dedicano il loro tempo gratuitamente alla causa del diabete. Tanti saluti ed auguri anche alle loro rispettive famiglie! Un’importante aiuto ci è stato dato anche dalle auto al seguito della gara per il supporto logistico: su una il dott. Vasta insieme alla mia Cecilia, sull’altra mio papà Luciano insieme a Mariella, la moglie del ciclista Attilio Bisciaio.
Lo staff medico come sempre è stato all’altezza della situazione, con simpatia e professionalità, mettendosi a disposizione di tutti noi: Sara Battistoni l’avevo già conosciuta in precedenti iniziative, mentre ad Urbino ho avuto il piacere di conoscere anche i dottori Mario Vasta e Francesco Pasqualoni.
Personalmente ho sentito la mancanza di alcune persone che non hanno potuto venire, alle quali sono molto legato fin dall’inizio di questa avventura unica di Ciclismo&Diabete: penso al prof. Pierpaolo De Feo e Dalila (ai quali vanno i miei migliori auguri), a Monica Miccio, ad Anna Ranchelli, al dott. Federico Serra, insieme a tutti gli altri collaboratori, fotografi e ciclisti che purtroppo mancavano. Spero di poter rivedere tutti alla prossima occasione.
Dal Campionato torno a casa non solo con una piccola coppa, ma soprattutto con un grande senso di appartenenza ad un gruppo che ha cambiato il mio modo di vedere e vivere il diabete. La squadra di Ciclismo&Diabete sta crescendo molto, e se sapremo essere uniti dalla passione per la bicicletta e dagli stessi ideali avremo la forza per poter raggiungere grandi obiettivi per il bene del diabete. Sono pieno anche di soddisfazione e serenità per la mia modesta prestazione, un’altra sfida personale conquistata nel segno del divertimento! Ma sento anche l’orgoglio perché insieme agli altri ciclisti di C&D abbiamo portato a tutti un messaggio positivo sull’utilità dell’attività fisica e di uno stile di vita salutare. Abbiamo fatto parlare di diabete pedalando, mettendo in evidenza questa importante questione con la nostra testimonianza diretta e genuina.
Ho anche la speranza di aver dato il coraggio e lo stimolo alle altre persone e giovani con diabete nell’affrontare i propri sogni nonostante la patologia che ci accomuna e che ci unisce: non siamo soli, tutti insieme possiamo cambiare il diabete, dallo sport alla vita quotidiana.
Un grande saluto ed un abbraccio a tutti i miei speciali compagni di viaggio. Alla prossima!
Simone Donadello
NOTE:
- Una cronaca più tecnica sulla gara è disponibile in questo precedente articolo: Cronaca del Campionato
- Alcune foto dell’evento sono disponibili online: Foto del Campionato
- Chiunque volesse aggiungere le proprie esperienze o riflessioni può farlo liberamente lasciando un commento su questo blog
Il 26 luglio il “protagonista” è stato il NERONE, ma il vero protagonista durante tutto l’anno è il ns. gruppo.
Simone, ho letto con piacere il tuo resoconto e ti confermo il mio impegno sui pedali anche per il futuro.Da oggi però riprendo pure la corsa a piedi, sperando anche in questa disciplina di potermi presto confrontare con te.
Andrea, è vero, durante tutto l’anno il protagonista è C&D, ed il diabete… Certo che però quella salita ci ha spaventato molto! Poi, complice il caldo, è stata veramente dura… Chissà perché si chiamano quasi tutte così le salite: Nerone, Bondone…. Sembra fatto apposta per spaventare i poveri ciclisti! 😉
Il ciclista non appende mai la bici al chiodo, per questo sicuramente avremo tantissime altre occasioni per pedalare insieme con piacere, come facciamo dal 2005 dopotutto.
La corsa ed il nuoto sono un buon diversivo: serve anche a spezzare la monotonia ed a mantenersi in forma con tutti i muscoli del corpo! Anche se d’estate ad essere sincero faccio quasi completamente bici… Inoltre la bici è quella che mi da i risultati migliori in termini di autocontrollo della glicemia, anche se porta via parecchio tempo, e non sempre è facile conciliarla con lo studio. Comunque prima o poi quando avrò un allenamento decente con la corsa (tendiniti ed acciacchi vari permettendo) sicuramente ci troveremo anche a qualche evento podistico, o perché no, anche a qualche triathlon, visto che l’hai detto tempo fa!
Alla prossima! Simone
non vorrei rigirare il coltello nella piaga,ma visto che la maglia non ti serve piu’, chi bisogna corrompere per averla??? LOL
a parte le battute sceme, e’ possibile aquistarla???
visto che “casualmente” pedalo anche io, sarei onorato di indossarla,anche se ho l’agilita’ di un’ancora
un “dolce” saluto a tutti
roberto
La vita è bella con il sedere sulla sella
Ciao Roberto! Ahahaha! 😀 Mi dispiace ma credo proprio che la maglia tricolore non la puoi acquistare da nessuna parte, ma solo conquistarla al campionato!! Io la mia vecchia maglia me la tengo ben stretta! 😉
Al contrario potresti comprare una delle bellissime maglie del gruppo di Ciclismo&Diabete. Per maggiori informazioni prova a sentire qui: ciclismoediabete@diabetenolimits.org
Comunque, maglie a parte, è un piacere sapere che c’è un nuovo ciclista con diabete in circolazione. Tutti in Ciclismo&Diabete saremmo felici se ti aggiungessi a noi durante i prossimi nostri eventi. Non aver paura per “l’ancora”, sicuramente non è così, e comunque c’è sempre spazio per tutti, ci si aspetta e si fanno le cose assieme, tranne forse nel campionato dove c’è un po’ più di agonismo, anche se il principio del gruppo non deve comunque mai mancare…
A presto, e grazie per aver scritto! Ciao, alla prossima!
Simone
Benvenuto, Roberto! Mi chiamo Andrea Guerra, abito a Sansepolcro (AR) e sono un associato fondatore del gruppo C&D. Coraggio, ti aspettiamo, nel gruppo c’è posto per tutti. Comunicaci le tue taglie e al ns. prossimo incontro, se verrai, ti consegneremo una divisa. Buon pomeriggio.
doh un toscano,gente tosta i toscani!! lol
ti ringrazio moltissimo per l’offerta, se farete qualcosa nella zona piemontese, non manchero’assolutamente di parteciparvi.
devo molto al ciclismo,probabilmente anche la vita,servisse solo a risvegliare dal torpore anche uno solo di un “diversamente glicemico” ne sarei felice.
un fraterno abbraccio
roberto
Poi Dio creo’ la bicicletta perchè l’ uomo ne facesse strumento di fatica e di esaltazione nell’ arduo itinerario della vita..