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Il Manifesto dei Diritti della Persona con Diabete

Il 9 luglio è stata raggiunta un’altra importante tappa per il diabete in Italia. Nel Senato della Repubblica a Roma è stato presentato il Manifesto dei Diritti della Persona con Diabete. Si tratta di un documento firmato da Diabete Italia e dall’Associazione Parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione, a cui hanno aderito associazioni come JDRF, ANIAD, AGD, e tante altre, con il supporto dei progetti Changing Diabetes Barometer e DAWN. Ecco il testo integrale: Manifesto dei diritti della persona con diabete.

È importante diffondere e far conoscere il più possibile questo documento: così facendo le persone con diabete e le associazioni potranno avere coscienza dei propri diritti e farli valere con maggiore decisione promuovendo l’individuo. Nel Manifesto vengono trattati tanti aspetti importanti del diabete nella società: quello della famiglia, l’educazione, la prevenzione, la ricerca scientifica, l’assistenza medica, l’autocontrollo, l’associazionismo, il diabete in gravidanza, i giovani e l’immigrazione.

Il Manifesto dei Diritti della Persona con Diabete fa parte di un percorso di dialogo e confronto fra istituzioni e mondo del diabete che si è particolarmente intensificato negli ultimi anni, mostrando un crescente interesse della politica su questi temi. A livello internazionale è stato fatto molto: basta pensare alla Dichiarazione Scritta del Parlamento Europeo sul Diabete portata in bici dall’Italia all’Olanda da un gruppo di Ciclismo&Diabete nel settembre 2006 (vedi questo articolo), o alla risoluzione dell’ONU sul diabete nel dicembre 2006 (vedi qui). Ma anche in Italia a marzo il Manifesto era stato anticipato dalla firma di un protocollo d’intesa sottoscritto proprio dalla stessa Associazione Parlamentare, alla cui cerimonia aveva partecipato anche il gruppo di giovani dello Youth Panel: ecco l’articolo.

I principali attori del Manifesto dei diritti della persona con diabete

I principali attori del Manifesto dei diritti della persona con diabete

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Scandalo Lantus: i sospetti di cancro e gli interessi economici dell’insulina

Negli ultimi giorni nel mondo del diabete si è scatenato un terremoto: uno studio pubblicato il 26 giugno su Diabetologia, rivista della EASD, ha messo in evidenza un possibile effetto cancerogeno della Lantus, cioè l’insulina glargine. La famosa e costosa insulina analoga che permette a chi ha il diabete di controllare la glicemia grazie ad un profilo basale di 24 ore (o quasi) con una sola iniezione al giorno sarebbe quindi pericolosa per la salute, anche se il condizionale è d’obbligo.

Cartucce di insulina LantusUna ricerca condotta su 127.000 pazienti con diabete in Germania avrebbe evidenziato che chi utilizza la Lantus regolarmente ha il 31% di possibilità in più di sviluppare un tumore nell’arco di 1 anno e mezzo, e che il rischio è proporzionale alla quantità di Lantus assunta quotidianamente. Studi analoghi condotti in Svezia, Scozia e Regno Unito hanno confermato parzialmente i risultati, anche se si registrano alcuni dati discordi. La FDA Americana ha aperto una inchiesta per approfondire la questione.

Si tratta di una ricerca preliminare che va certamente approfondita con ulteriori studi prima di arrivare ad una risposta definitiva, come hanno ammesso gli stessi autori della pubblicazione scientifica. Tuttavia è stata grandissima la confusione scatenata dalla notizia, assieme allo scalpore esploso nella diabetologia. Ma soprattutto è grande lo sgomento che attraversa le tantissime persone con diabete che utilizzano tale insulina, le quali chiedono risposte certe e rapide. È importante ricordare però che i pazienti in cura con la Lantus non devono assolutamente sospendere il trattamento senza il consenso del proprio medico diabetologo.

Anche dal punto di vista finanziario si registra un crollo in borsa del titolo Sanofi-Aventis: l’azienda farmaceutica francese che produce la Lantus ha perso più del 7% nella sola giornata di pubblicazione dello studio. La Sanofi Aventis è la stessa multinazionale che solo qualche giorno prima dello scoppio dello “scandalo Lantus” aveva annunciato la produzione del vaccino contro la famosa “influenza A”, detta anche influenza suina.

Subito dopo il crollo in borsa, la Sanofi Aventis ha pensato bene emettere una serie di comunicati, con i quali intende assicurare che in realtà la Lantus è del tutto sicura e che non esiste alcun collegamento col cancro, contestando il metodo utilizzato dai ricercatori nello studio recentemente pubblicato. La domanda che sorge spontanea è: “chi” hanno voluto rassicurare i vertici di Sanofi Aventis? I medici che prescrivono la Lantus? O forse gli azionisti che comprano i titoli? La paura è che ci si dimentichi delle persone. Perché i soldi e gli interessi che girano attorno a questi argomenti sono tanti, anzi tantissimi, e non vorrei che la preoccupazione maggiore fosse quella di mettere al sicuro le vendite ed il capitale, prima della effettiva sicurezza del farmaco. Ma i diabetici sono veramente più importanti dei soldi? Continua a leggere ‘Scandalo Lantus: i sospetti di cancro e gli interessi economici dell’insulina’

Presto il Campionato Italiano 2009 per Ciclisti con Diabete

AGGIORNAMENTO: Cronaca del campionato (già svolto)

Ormai ci siamo: fra poco più di un mese si disputerà il Campionato Italiano per Ciclisti con Diabete. L’appuntamento è per il 26 luglio 2009 ad Urbino, dove diverse decine di ciclisti arriveranno da tutta Italia per contendersi il titolo di campione italiano con diabete.

Quest’anno il campionato su strada si svolgerà in occasione della granfondo ciclistica Straducale, su un percorso di 120km con diverse salite significative: primo fra tutti l’impegnativo Monte Nerone, con un totale di 1200 metri di dislivello. L’anno scorso la competizione era stata vinta da Giuliano Melis nella gara di San Giustino del 2 giugno 2008. Ci sarò anch’io ad Urbino, dove cercherò di difendere il titolo di categoria, speriamo bene! 😉

Il gruppo di Ciclismo&Diabete alla fine del campionato 2008

Il gruppo di Ciclismo&Diabete alla fine del campionato 2008

Questo del campionato è un appuntamento consolidato per l’associazione Ciclismo&Diabete ed ANIAD, giunto ormai alla 4° edizione. La partecipazione è sempre più sentita, rendendo l’evento sempre più importante e conosciuto anche nella diabetologia. A sostegno dell’organizzazione ci sarà come sempre la campagna Changing Diabetes di Novo Nordisk.

Questa sarà un’occasione di ritrovo fra tutti i ciclisti con diabete d’Italia: tra questi alcuni sono amici di vecchia conoscenza, ma si potranno conoscere anche persone nuove. Oltre ad un sano agonismo, il confronto della propria esperienza sulla gestione del diabete nello sport sarà al centro dell’appuntamento. Infine certamente non mancherà tanta voglia di divertirsi! Il ritrovo del gruppo è fissato per il giorno precedente alla gara, il 25 luglio.

Logo di Ciclismo&Diabete

Ricordo che il campionato è aperto a tutte le persone con diabete che hanno la passione per la bici, e che la partecipazione è gratuita fino ad eusarimento dei fondi cassa dell’associazione C&D.

Per maggiori informazioni sull’evento o sulla partecipazione è disponibile il seguente documento: presentazione campionato. Inoltre è possibile contattare il referente Marco Bianchini o lasciare un commento a questo messaggio. Infine le informazioni sulla granfondo si trovano sul sito www.straducale.it.

Fino ad adesso ho parlato del ciclismo su strada: la seconda edizione del campionato italiano per persone con diabete su moutain-bike si è invece svolto in provincia di Perugia il 3 maggio scorso. La classifica ha premiato Diego Franceschini campione italiano MTB 2009, seguito da Zoz e Parati. Anche questa è stata una bella occasione per stare insieme e condividere la propria condizione di ciclisti con diabete, dimostrando quanto possa essere positiva l’attività fisica.

Ecco tutto: in bocca al lupo a tutti i ciclisti per gli allenamenti in vista del campionato di Urbino! Sarà una bella sfida! :-) Ciao!

Simone

Download: Presentazione Campionato Italiano Ciclisti con Diabete 2009 [formato PDF, versione aggiornata al 12 maggio, ulteriori dettagli del file]

AGGIORNAMENTO: Cronaca del campionato (già svolto)

Col diabete contro tutti, in bici e nel triathlon: due gare a maggio

Simone alla partenza della granfondo di Reggio Emilia

Simone alla partenza della granfondo di Reggio Emilia

Il diabete: per molti è un handicap, un fattore limitante nella vita quotidiana. Figuriamoci nello sport, ed ancor di più nelle competizioni agonistiche. Ma questo è solo un altro dei tanti pregiudizi che avvolgono il mondo del diabete, con la visione distorta che ne ha la popolazione. Pregiudizi che non risparmiano nemmeno molte fra le stesse persone con diabete, e perfino molti dottori e diabetologi.

Sono pregiudizi, appunto, che vanno sfatati. Ultimamente in molti si danno da fare per combattere questi preconcetti: anche lo sport può contribuire a questo.

Io cerco di sfruttare la mia passione per lo sport, ed in particolare per la bicicletta, per cercare di fare qualcosa di buono, di utile anche per gli altri, supportando la causa del diabete. In questo percorso ho incontrato tante altri atleti con diabete come me, ad esempio i ciclisti di Ciclismo&Diabete.

Ecco cosa mi spinge a gareggiare, oltre alla passione ed alla voglia di divertirmi: la voglia di promuovere la persona con diabete nella società, combattendo i pregiudizi, e migliorando il mio stesso autocontrollo metabolico grazie all’attività fisica.

Il gruppo di ciclisti parte alla granfondo di Reggio Emilia

Il gruppo di ciclisti parte alla granfondo di Reggio Emilia

Domenica 10 maggio ho preso parte alla granfondo ciclistica “La Due Passi Matildica” di Reggio Emilia, tesserato con la squadra UC Ceresarese. Per 118km ho pedalato sotto al sole in mezzo ad altri circa 1500 ciclisti senza diabete, affrontando diverse salite impegnative con un dislivello totale di circa 1000m ed attraversando i paesaggi bellissimi dei castelli della contessa Matilde di Canossa. Il tempo che ho impiegato è stato di 3 ore e 45 minuti per una media di 31km/h. E tutto questo portando sulla maglia le scritte Changing Diabetes, così che tutti potessero vedere che il diabete era in mezzo a loro e gareggiava insieme a loro, toccando con mano la normalità delle persone con diabete. Magari ho anche ispirato altri ciclisti con diabete a venire allo scoperto: alcuni purtroppo nascondo la loro condizione per paura o vergogna.

Simone sul traguardo dopo la corsa del triathlon di Piacenza

Simone sul traguardo dopo la corsa del triathlon di Piacenza

Due settimane di riposo ed allenamento mi hanno portato il 24 maggio a Piacenza, prendendo parte alla gara di triathlon sprint, con i colori del CUS Trento. In successione e con continuità le tre discipline sono state: 750m di nuoto in piscina olimpionica, 20km di bici praticamente pianeggianti e 5km di corsa sotto un sole cocente di mezzogiorno a più di 30 gradi di temperatura. Il tutto in 1 ora e 8 minuti. Anche in questa disciplina, che sembra così estrema e riservata a “super-uomini”, ho voluto portare avanti la mia sfida col diabete.

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Tante attività internazionali per il diabete nell’autunno 2007

Simone Donadello all'ONU a New York per la Giornata Mondiale del Diabete

Simone Donadello all'ONU a New York per la Giornata Mondiale del Diabete

Articolo dei viaggi di Simone Donadello nel 2007 per il diabete

Sono ancora tanti i pregiudizi e le problematiche che avvolgono il diabete: fare un’informazione corretta sensibilizzando l’opinione pubblica è importantissimo. Associazioni, istituzioni, organismi internazionali: tutti si stanno prendendo cura di tale questione, dall’ONU ai governi nazionali. Anche aziende come Novo Nordisk (leader farmaceutica nella produzione dell’insulina a livello mondiale) sono sempre più attente al problema sociale rappresentato dal diabete, che si sta espandendo sempre più in tutto il mondo, assumendo i tratti di una pandemia.

In questo contesto nel 2007 io stesso ho partecipato a parecchie attività nel campo del diabete. Fra di esse c’erano anche diversi eventi importanti a livello internazionale, che mi hanno coinvolto in quanto giovane con diabete, sportivo e membro dello Youth Panel. Ecco le principali attività a cui ho preso parte nella seconda parte dell’anno 2007:

  • la visita presso alcune sedi della Novo Nordisk nel Nord d’Europa, presentando agli addetti ai lavori una esperienza concreta di persona con diabete
  • la partecipazione ad un congresso a Berlino come DAWN Youth Ambassador e testimone dei giovani con diabete all’interno dello studio internazionale DAWN
  • la stesura di un mio articolo da pubblicare in un libro dell’Unicef sul diabete e lo sport, creato per finanziare un progetto a favore dei bambini del Congo
  • la partecipazione alla Giornata Mondiale del Diabete a New York con l’International Youth Panel, in occasione della prima celebrazione relativa all’approvazione della Risoluzione delle Nazioni Unite sul diabete presso la sede dell’ONU, il Palazzo di Vetro
  • l’inaugurazione dell’Italian Youth Panel, progetto analogo a quello internazionale, adattato alla realtà ed ai giovani italiani Continua a leggere ‘Tante attività internazionali per il diabete nell’autunno 2007′