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I miei tre messaggi sul diabete

Messaggio nella bottiglia, foto di http://www.flickr.com/photos/funtik/

Ai partecipanti dello Youth Panel Italiano è stato richiesto di scegliere e selezionare tre messaggi personali sul diabete: i propri pensieri sulle priorità che si vogliono comunicare all’opinione pubblica, ed i punti sui quali bisogna agire al più presto.

Ci ho pensato un po’. Questi sono i miei tre messaggi chiave sul diabete, e le loro spiegazioni:

  • Diabete: Lo sport è terapia. Al pari dell’alimentazione e dell’insulina un po’ di sport non deve mai mancare: l’attività fisica è una terapia per il diabete, anche se effettuata “a piccole dosi”. Fare movimento è indispensabile a chiunque per prevenire, curare e migliorare il diabete. Perfino le prestazioni sportive a livello agonistico sono accessibili, anzi rappresentano una “palestra” dove imparare la gestione del proprio diabete.
  • 250 milioni di volte diabete. Col diabete non siamo soli: siamo in tanti nel mondo, sempre di più. Soprattutto nei paesi poveri la situazione è tragica, pensiamo anche a loro. Unendo le forze possiamo aiutare molte persone con diabete. Bisogna fare qualcosa per affrontare questa pandemia. Perché oggi non si deve più morire per il diabete, tutti hanno diritto all’insulina a alle cure indispensabili.
  • Persone col diabete: Non chiamateci malati. Chi ha il diabete non è un invalido, non ha limiti al raggiungimento dei propri obiettivi e sogni, anzi, spesso ha una marcia in più, una forza che spinge ad affrontare meglio le sfide della vita. Quindi non chiamateci “malati” o “diabetici”, ma dateci la dignità di persone col diabete: trasmettiamo questo messaggio positivo a tutti e mettiamo in gioco le nostre potenzialità.

Simone, con l’indispensabile contributo di Cecilia

Riflessioni diabetiche sul mio compleanno

Da oggi l’autore di questo blog (…) ha 21 anni! Insomma, è arrivato anche il mio ventunesimo compleanno, il 3 settembre. Tanti auguri… a me!!! 😉

Torta con candeline, foto di http://www.flickr.com/photos/dee_m

Questo è stato il quarto compleanno passato assieme al diabete. A volte mi chiedo quanto il diabete abbia stravolto la mia vita, ma sinceramente questi ultimi compleanni non mi sembrano troppo diversi da quelli precedenti. In fondo ho trovato la mia serenità, ho mantenuto la normalità.

Prima ho pensato ai tanti commenti che le persone mi fanno quando scoprono che ho il diabete. Discorsi del tipo: “Poverino, allora non puoi più mangiare lo zucchero“, oppure “Quindi se hai il diabete non mangi più la pasta ed i dolci“… Ah?!?! 😯 In fondo non mi stupisco troppo, perché quello che pensavo prima di avere io stesso il diabete non era troppo distante dagli esempi che ho fatto qui sopra. Anzi, forse ero peggio… Non è cattiveria, e non è colpa delle persone stesse se la pensano così. Queste situazioni sono dovute alla mancata informazione fornita dai mezzi di comunicazione alla società, che a volte è addirittura un’informazione scorretta. Per questo credo che sia importante mobilitare l’opinione pubblica, per sfatare i troppi pregiudizi e falsi miti che tuttora rinchiudono le persone con diabete in un angolo, al limite della compassione. Ogni piccolo contributo può essere importante: per questo ho scritto questo articolo.

Ho pensato a queste cose proprio mentre mangiavo la cena del mio compleanno, fatta in casa: mi è venuto da sorridere. Infatti questi pensieri mi hanno divertito, vedendo i piatti che avevo davanti, e quello che stavo mangiando. La pasta, i dolci e tutto il resto certamente non mancavano, ve lo posso assicurare… Anzi! Un pasto decisamente abbondante! 😀

Quindi è giusto sapere che chi ha il diabete di tipo 1 non è sempre limitato nell’alimentazione, non è necessariamente come una persona che si è messa a dieta. Bisogna però essere responsabili, e seguire certe regole:

  • serve moderazione: come in tutte le cose della vita è necessario avere buonsenso
  • bisogna saper calcolare i carboidrati che si mangiano: con semplici calcoli si possono quantificare i principali responsabili della glicemia nell’alimentazione
  • bisogna fare l’insulina appropriata: ogni persona con diabete dovrebbe conoscere il proprio rapporto insulina/carboidrati, e da quello calcolare in modo preciso l’insulina necessaria per il pasto, in base ai carboidrati che si mangiano.

In questo modo si può mantenere un buon controllo metabolico, senza rinunciare alle cose buone e dolci della vita, con soddisfazione per il palato.

Capita spesso che chi ha il diabete si ritrova a fare i conti anche con la celiachia, e a dover mangiare quindi alimenti senza glutine, che aggiunge qualche problema in più… Ma questa è un’altra storia. :-)

Oggi è stata proprio una bella giornata. Niente di eclatante, ma un compleanno sereno. Devo ringraziare a tal proposito tutte le persone care, gli amici e la famiglia, che hanno permesso questo: chi mi è stato vicino regalandomi emozioni bellissime, e chi si è ricordato di me anche con un semplice pensiero o un augurio. Grazie!

Inoltre fra un paio di giorni si parte per il Love&Bike Tour… Ormai manca poco! Proprio su questo blog potrete seguire in diretta l’andamento di questa esperienza ciclistica nell’apposita sezione delle notizie. A presto!

Simone