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Le classifiche e tutti i risultati del Campionato Italiano Ciclisti con Diabete 2009

Ad Urbino il 26 luglio 2009 si è svolto il IV Campionato Italiano di Ciclismo e Diabete su strada, Trofeo Changing Diabetes 2009. Il percorso è stato quello della gran fondo Straducale: più di 123km di bici molto impegnativi.Logo di Ciclismo&Diabete

Su questo blog abbiamo seguito l’evento in tutte le sue fasi pubblicando diversi articoli: proponiamo qui di seguito un riassunto con tutte le informazioni, rimandando alle rispettive fonti.

Ciclismo&Diabete alla partenza

Grazie a tutti gli amanti della bicicletta che hanno permesso la realizzazione di questo bellissimo evento che ci arricchisce nel cuore e che da una testimonianza positiva sul diabete. Arrivederci alle prossime iniziative di Ciclismo&Diabete!

Simone

Download: Classifica ufficiale del Campionato di Ciclismo e Diabete 2009 [formato PDF, versione aggiornata al 3 agosto 2009, ulteriori dettagli del file]

Da Urbino le emozioni del Campionato per Ciclisti con Diabete

Anche quest’anno il Campionato per Ciclisti con Diabete è passato! La partecipazione a questo evento, giunto nel 2009 alla quarta edizione, conta tra le sue file molti atleti di Ciclismo&Diabete.

Tutto è cominciato sabato 25 luglio con lo stand dell’associazione Ciclismo&Diabete ONLUS in piazza ad Urbino, allestito per dare informazioni sul diabete mellito e sulle nostre attività: è fondamentale abbattere l’ignoranza che gira attorno al diabete nella società, per creare un futuro senza pregiudizi ed una migliore prevenzione e consapevolezza. Nel pomeriggio c’è stato il ritrovo fra tutti i partecipanti al Campionato Trofeo Changing Diabetes: quest’anno eravamo in 41, da quasi tutte le regioni d’Italia, veramente un bel successo, soprattutto se si pensa che tutto è nato nel 2005 grazie all’accordo fra meno di 10 amici! Durante la riunione sono stati presentati i dettagli tecnici della gara e le informazioni specifiche per il diabete, ma soprattutto c’è stata la possibilità riabbracciare i vecchi amici e di conoscere i tanti nuovi arrivati! Una bella cena ha poi concluso la serata, con le solite attenzioni dovute al glutine per chi aveva la celiachia: quest’anno eravamo in tre, io, Diego, ed il dottor Vasta. Finita la cena ci vengono distribuiti un po’ di gadget e di regali, come le mele offerte da Sergio, poi noi ciclisti ci siamo fatti avvolgere dalle braccia di Morfeo, godendoci un lungo sonno ristoratore in previsione della gara! Peccato che alcune camere erano un po’ scomode da raggiungere, e che in molti abbiamo sofferto il caldo e le zanzare, me compreso…

Domenica 26 luglio la sveglia era puntata alle 6, o anche prima. Subito dopo un’abbondante colazione per fare il pieno di energia, ognuno con i propri aggiustamenti alla terapia e all’insulina: trucchi maturati con l’esperienza ed i consigli dei compagni. Poi ci siamo trovati noi ciclisti con diabete nel bellissimo centro storico di Urbino: veramente un bel gruppone, tutti con le stesse maglie di Ciclismo&Diabete nelle quali identificarsi, come portatori di un messaggio positivo. Fra di noi anche un tandem: quello di David e Michela. Arriva l’ora di entrare in griglia in mezzo ad altre 2400 bici, dove fra le foto si sprecano anche i riti scaramantici per alleviare il nervosismo della partenza e la tensione per il leggero ritardo rispetto all’orario previsto. Ma poi, finalmente, ecco! Si parte! Anche lo speaker vedendoci passare parla di noi e del diabete!

David Panichi e Michela Sisani in tandem sul Monte Nerone

David Panichi e Michela Sisani in tandem sul Monte Nerone

Il ritmo della gara si rivela fin da subito sostenuto… Fino a giungere al Monte Nerone, il protagonista della gran fondo Straducale: più di 13 km di salita senza pietà! Ognuno col proprio passo riesce a giungere in cima ed a scollinare, magari riservando un po’ di forze per osservare gli splendidi paesaggi che ci circondavano. Peccato per la mia ricorrente ed eccessiva cautela nel fare le discese, a causa della quale ho perso molte posizioni. Successivamente ho incontrato ancora qualche contrattempo: ogni tanto i crampi, il soffocamento rischiato nel cercare di ingerire qualcosa che mi è andato di traverso, il caldo di piena estate che mi fa tanto soffrire… Con la molta fatica nelle gambe ogni breve salita o strappo successivo si sono rivelati terribili.

La glicemia per tutti i ciclisti con diabete è stata una variabile fondamentale della gara: chi è andato in ipoglicemia, chi in iperglicemia… La cosa più importante è trasmettere il messaggio a tutte le persone con diabete che è tutto possibile, anche partecipare alle gare ciclistiche più dure: abbiamo dato la testimonianza che basta avere un buon autocontrollo e viaggiare sempre con glucometro ed insulina a portata di mano, in modo da potersi gestire al meglio. Durante la gara sono riuscito a tenere la glicemia su livelli ottimi, grazie alle regolazioni del microinfusore ed al sensore glicemico continuo: solo in una parte della gara la glicemia era relativamente bassa, a cui ho rimediato integrando con biscotti e zuccheri. Continua a leggere ‘Da Urbino le emozioni del Campionato per Ciclisti con Diabete’

Cronaca del Campionato Italiano Ciclismo e Diabete 2009

Le ruote dei ciclisti con diabete sono ancora roventi: domenica 26 luglio 2009 si è corso il 4° Campionato Italiano Ciclisti con Diabete. L’evento, che è denominato anche Trofeo Changing Diabetes, si è svolto ad Urbino in concomitanza della prestigiosa granfondo Straducale lungo il percorso medio.

La partenza della granfondo Straducale di Urbino 2009

La partenza della granfondo Straducale di Urbino 2009

In uno speciale contesto storico ed artistico la partenza è scattata alle ore 8:20 per i 41 concorrenti con diabete del Campionato di ciclismo su strada, provenienti da tutta Italia. Una partecipazione record questa del 2009, anche se il numero sarebbe stato ancora più alto se non fossero avvenuti diversi infortuni e contrattempi negli ultimi giorni, segno che l’evento sta diventando sempre più competitivo e consolidato. Il nostro gruppo di Ciclismo&Diabete si è subito fatto notare in mezzo a tutte le altre biciclette, accomunato dalla stessa divisa, ma soprattutto dalla voglia di stare insieme e di portare lo stesso messaggio positivo per il diabete.

Il percorso della gara si è rivelato durissimo. Fin dalla partenza il ritmo è stato sostenuto e dopo alcuni brevi strappi siamo giunti al temibile Monte Nerone: più di 13 chilometri di salita che si sono arrampicati lungo i tornanti, facendo una significativa selezione fra i ciclisti. Arrivati finalmente alla cima una lunga discesa ci ha lanciati nella seconda parte della gara, caratterizzata da un percorso relativamente più tranquillo: tuttavia la fatica nelle gambe era tantissima per via della scalata appena conclusa, quindi successivamente anche ogni breve salita o collina è stata comunque molto impegnativa.

Infine, dopo tante fatiche e dopo più di 123 km molto difficili, lungo l’ennesimo strappo in salita ecco l’arrivo sul pavé nel centro di Urbino, che ha portato a compimento questa grande giornata per il diabete e lo sport: l’emozione e la felicità per questa bella impresa ha riempito il cuore di tutti noi ciclisti al traguardo, ma ha emozionato anche i nostri accompagnatori ed i tifosi presenti. La gara è stata lunga: quasi tutti abbiamo passato più di 4 ore in bici.

Podio del Campionato per Ciclisti con Diabete 2009

Podio del Campionato per Ciclisti con Diabete 2009

Le classifiche hanno incoronato il giovane outsider Paolo Cravanzola come nuovo Campione Italiano assoluto dei ciclisti con diabete, il quale ha segnato un’importante prestazione. A breve distanza è giunto secondo l’ex-campione 2007 Diego Franceschini (primo nella categoria M2), mentre sul podio al terzo posto è arrivato Scarpellini Tiziano (campione M4). Fra le donne la Campionessa Italiana è Jessica De Lazzari. Continua a leggere ‘Cronaca del Campionato Italiano Ciclismo e Diabete 2009’

Il Manifesto dei Diritti della Persona con Diabete

Il 9 luglio è stata raggiunta un’altra importante tappa per il diabete in Italia. Nel Senato della Repubblica a Roma è stato presentato il Manifesto dei Diritti della Persona con Diabete. Si tratta di un documento firmato da Diabete Italia e dall’Associazione Parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione, a cui hanno aderito associazioni come JDRF, ANIAD, AGD, e tante altre, con il supporto dei progetti Changing Diabetes Barometer e DAWN. Ecco il testo integrale: Manifesto dei diritti della persona con diabete.

È importante diffondere e far conoscere il più possibile questo documento: così facendo le persone con diabete e le associazioni potranno avere coscienza dei propri diritti e farli valere con maggiore decisione promuovendo l’individuo. Nel Manifesto vengono trattati tanti aspetti importanti del diabete nella società: quello della famiglia, l’educazione, la prevenzione, la ricerca scientifica, l’assistenza medica, l’autocontrollo, l’associazionismo, il diabete in gravidanza, i giovani e l’immigrazione.

Il Manifesto dei Diritti della Persona con Diabete fa parte di un percorso di dialogo e confronto fra istituzioni e mondo del diabete che si è particolarmente intensificato negli ultimi anni, mostrando un crescente interesse della politica su questi temi. A livello internazionale è stato fatto molto: basta pensare alla Dichiarazione Scritta del Parlamento Europeo sul Diabete portata in bici dall’Italia all’Olanda da un gruppo di Ciclismo&Diabete nel settembre 2006 (vedi questo articolo), o alla risoluzione dell’ONU sul diabete nel dicembre 2006 (vedi qui). Ma anche in Italia a marzo il Manifesto era stato anticipato dalla firma di un protocollo d’intesa sottoscritto proprio dalla stessa Associazione Parlamentare, alla cui cerimonia aveva partecipato anche il gruppo di giovani dello Youth Panel: ecco l’articolo.

I principali attori del Manifesto dei diritti della persona con diabete

I principali attori del Manifesto dei diritti della persona con diabete

Continua a leggere ‘Il Manifesto dei Diritti della Persona con Diabete’

Scandalo Lantus: i sospetti di cancro e gli interessi economici dell’insulina

Negli ultimi giorni nel mondo del diabete si è scatenato un terremoto: uno studio pubblicato il 26 giugno su Diabetologia, rivista della EASD, ha messo in evidenza un possibile effetto cancerogeno della Lantus, cioè l’insulina glargine. La famosa e costosa insulina analoga che permette a chi ha il diabete di controllare la glicemia grazie ad un profilo basale di 24 ore (o quasi) con una sola iniezione al giorno sarebbe quindi pericolosa per la salute, anche se il condizionale è d’obbligo.

Cartucce di insulina LantusUna ricerca condotta su 127.000 pazienti con diabete in Germania avrebbe evidenziato che chi utilizza la Lantus regolarmente ha il 31% di possibilità in più di sviluppare un tumore nell’arco di 1 anno e mezzo, e che il rischio è proporzionale alla quantità di Lantus assunta quotidianamente. Studi analoghi condotti in Svezia, Scozia e Regno Unito hanno confermato parzialmente i risultati, anche se si registrano alcuni dati discordi. La FDA Americana ha aperto una inchiesta per approfondire la questione.

Si tratta di una ricerca preliminare che va certamente approfondita con ulteriori studi prima di arrivare ad una risposta definitiva, come hanno ammesso gli stessi autori della pubblicazione scientifica. Tuttavia è stata grandissima la confusione scatenata dalla notizia, assieme allo scalpore esploso nella diabetologia. Ma soprattutto è grande lo sgomento che attraversa le tantissime persone con diabete che utilizzano tale insulina, le quali chiedono risposte certe e rapide. È importante ricordare però che i pazienti in cura con la Lantus non devono assolutamente sospendere il trattamento senza il consenso del proprio medico diabetologo.

Anche dal punto di vista finanziario si registra un crollo in borsa del titolo Sanofi-Aventis: l’azienda farmaceutica francese che produce la Lantus ha perso più del 7% nella sola giornata di pubblicazione dello studio. La Sanofi Aventis è la stessa multinazionale che solo qualche giorno prima dello scoppio dello “scandalo Lantus” aveva annunciato la produzione del vaccino contro la famosa “influenza A”, detta anche influenza suina.

Subito dopo il crollo in borsa, la Sanofi Aventis ha pensato bene emettere una serie di comunicati, con i quali intende assicurare che in realtà la Lantus è del tutto sicura e che non esiste alcun collegamento col cancro, contestando il metodo utilizzato dai ricercatori nello studio recentemente pubblicato. La domanda che sorge spontanea è: “chi” hanno voluto rassicurare i vertici di Sanofi Aventis? I medici che prescrivono la Lantus? O forse gli azionisti che comprano i titoli? La paura è che ci si dimentichi delle persone. Perché i soldi e gli interessi che girano attorno a questi argomenti sono tanti, anzi tantissimi, e non vorrei che la preoccupazione maggiore fosse quella di mettere al sicuro le vendite ed il capitale, prima della effettiva sicurezza del farmaco. Ma i diabetici sono veramente più importanti dei soldi? Continua a leggere ‘Scandalo Lantus: i sospetti di cancro e gli interessi economici dell’insulina’