A pochi giorni dalla Giornata Mondiale del Diabete, lunedì 3 novembre 2008 alle ore 11, presso il Foro Italico nel salone d’onore del CONI, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, c’è stata la cerimonia del Changing Diabetes Sport Prize. Questo è un importante riconoscimento nel campo del diabete e dell’attività fisica. L’ufficialità di tale impegno è stata sottolineata anche dalla presenza del presidente del CONI Giovanni Petrucci e da rappresentanti politici del Senato e della Camera.
L’evento ha permesso di presentare temi delicati e fondamentali ai mezzi di comunicazione ed ai giornalisti, riunendo dottori, istituzioni, diabetologi, ricercatori, associazioni scientifiche, esperti, gruppi sportivi e di pazienti. Tutti hanno trattato le principali questioni nel campo del diabete, dello sport, e dei benefici che esso può introdurre nella vita di tutti. Fra le tante ed importanti personalità presenti, mi sta a cuore segnalare soprattutto il prof. Pierpaolo De Feo, per il suo vasto impegno nel diabete, ma anche per la sua grande personalità, al quale vanno i miei migliori auguri.
La cerimonia è stata organizzata grazie alla collaborazione fra ANIAD, l’Associazione Nazionale Italiana Atleti con Diabete, e Novo Nordisk, azienda leader nel campo dell’insulina, ma anche nel campo dei valori sociali che trasmette tramite vari progetti. Infatti fra gli altri erano presenti il Dott. Gerardo Corigliano ed il Dott. Lorenzo Mastromonaco.
Ma i veri protagonisti sono stati gli atleti con diabete. Fra i tanti, ricordo in particolare David Panichi insieme a Michela, Marco Peruffo, Mauro Talini, Carmine Del Regno, Paolo Cristofoletti, Andrea Guerra… Ma l’elenco sarebbe troppo lungo, veramente: tutti con caratteristiche uniche dal punto di vista sportivo, ma sopratutto da quello umano. Molti di loro sono miei cari amici da tempo, e mi sento riconoscente verso tutti per le emozioni che mi trasmettono. Voglio ringraziare e salutare in particolare coloro che per necessità o dimenticanza non ho potuto citare in questo articolo. Sono tutti veri testimoni di come sia possibile conciliare uno stile di vita attivo e sano, assieme al diabete, l’insulina, gli zuccheri, la glicemia, i carboidrati, e le difficoltà di ogni giorno, insieme alle piccole e grandi sfide della vita.
Per me è stato un grande onore essere fra i premiati, e ricevere il riconoscimento di Changing Diabetes Sport Ambassador, insieme ad altri atleti che con il loro impegno sportivo, esteso anche ad altri campi, hanno portato messaggi positivi anche nel campo del diabete.
Importante è stato anche il supporto di grandi campioni sportivi, testimoni e tifosi della campagna per il diabete. Ad esempio la Federazione Italiana Hockey su Prato porta le scritte “Changing Diabetes” sulle proprie maglie nazionali. Ma anche un campione olimpico come Alex Schwazer ha sposato la causa del diaebte.
Tutto questo per dire che il diabete è un’importante questione da affrontare urgententemente, e che in particolare lo sport è un fondamentale mezzo per migliorare il proprio controllo glicemico e metabolico, con un’efficace prevenzione delle complicanze, e promuovendo valori positivi.
Grazie a tutti, Simone
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